KSAR IGHNDA, HOTEL DI LUSSO A OUARZAZATEe

In Marocco, nel Grande Sud, c’è una meravigliosa regione dove puoi incontrare Lawrence d’Arabia, Asterix e Cleopatra, i gladiatori di Ridley Scott e molti altri. A soli 30 chilometri da Ouarzazate, il villaggio di Aït-Ben-Haddou offre un sito naturale incomparabile. Sullo sfondo di strati rocciosi, la bellezza dei paesaggi colpisce. Invertito. Una parentesi incantata è richiesta al Riad Ksar Ighnda ****. Un indirizzo incredibile. Sorprendentemente sconvolgente.

Un rifugio a quattro stelle per la regina di Saba o Alexandre le Grand. Un universo sublime, firmato dalla decoratrice Sabine Calstier, che soddisfa le aspettative degli indirizzi di eccezione. Un’atmosfera raffinata in cui l’architettura arabo-andalusa e il design contemporaneo distillano elegantemente una sottile alchimia. Il bar con il suo bancone italiano in acciaio inossidabile e marmo realizzato a Rimini, le poltrone firmate Philippe Stark, le luci del ristorante in perle di vetro soffiato siriano giocano qui, un punteggio notevole. Non la minima nota falsa. Come il resto, le camere respirano l’autenticità dei luoghi a parte. Quelli in cui il tempo sembra essersi fermato. Tradizione e modernità navigano sui codici dell’accoglienza. Tutta un’arte.

Piscina magica, terrazze vertiginose, terrazze superbe, gustose pause culinarie e trattamenti tradizionali (magistralmente sontuati alla Spa) completano il quadro. Abbiamo assaggiato il paradiso. Abbiate il coraggio di immaginare.

A 196 km da Marrakech, Ouarzazate è stata fondata nel 1928 per ragioni strategiche. I berberi furono i primi ad abitare la regione. La regione è un vero punto di passaggio per le carovane che vanno a Fez o Marrakech. Il ruolo di centro economico regionale è stato confermato nel 1956. La città rimane oggi il centro del commercio locale, commercializzando i tappeti e le ceramiche.

Le valli Drâa e Dades offrono gli esemplari più belli di questa straordinaria architettura di terra. Tra questi, la kasbah Tiffoultoute situata a cinque chilometri a nord di Ouarzazate, costruita due secoli e mezzo fa, è stata trasformata in una locanda. La più cinégenica delle kasbah, Ait Benhaddou, un sito grandioso che ricorda un castello di sabbia, ha visto una successione di direttori ed è stata recentemente classificata come patrimonio dell’Unesco. È inoltre possibile ammirare la kasbah di Taourirt, ancora oggi abitata.

All’incrocio delle culture berbera e sahariana, la regione ha continuato per decenni a mantenere il proprio contratto per le riprese all’aperto in paesi caldi. La rievocazione dei set, che mette in risalto ogni finzione, ha affascinato molte generazioni di registi, da Orson Welles a Pasolini, David Lean, Michael Douglas, Martin Scorsese, Ridley Scott e molti altri.

Centro nevralgico di una vasta regione che racchiude incomparabili splendori naturali, Ouarzazate è situata all’incontro di due fiumi, l’oued Ouarzazate e l’oued Dades, che insieme formano l’oued Drâa, il più lungo fiume del Marocco.

Anche se l’oued Drâa inizia a Ouarzazate, rimane invisibile per più di 60 km, tagliando il suo cammino lungo la crosta terrestre; bisogna recarsi ad Agdz, a una cinquantina di chilometri, per scoprire il corso d’acqua e l’inizio del suo palmeto.